Vendita a schema piramidale (o schema Ponzi) è illegale?

Vendita a schema piramidale o schema Ponzi. 

 

Domanda

Egregio avvocato vorrei prospettarle il mio caso per avere una sua consulenza al riguardo.

Ho prenotato su internet su un sito e-commerce un prodotto hi-tech che veniva offerto ad un prezzo scontatissimo e che ho corrisposto immediatamente. Però, per il perfezionamento dell'acquisto, occorreva che altre tre persone acquistassero un articolo che avesse perlomeno lo stesso prezzo. Gli amministratori del sito mi hanno poi comunicato che, non avendo ricevuto proposte d'acquisto da altre tre persone, non avrei potuto avere quel prodotto al prezzo scontato ma solo a prezzo pieno e che inoltre non potrò recedere dall'acquisto con la restituzione di quanto ho già pagato se non verserò prima l'intero importo.

La mia domanda è questa: "posso agire per la restituzione del prezzo versato senza essere costretto a corrispondere il prezzo pieno dell'articolo?"

 

Risposta

Premesso che nulla vieta ad una società di e-commerce di adottare un sistema di vendita che proponga ad un acquirente uno sconto, a condizione che porti altre persone; nel suo caso sembra piuttosto di essere in presenza di un sistema di vendita a schema  piramidale, detto anche schema Ponzi, che in Italia è considerato illegale tanto che sono previste, nei confronti di chi lo adotta, sanzioni penali e amministrative.

La vendita a schema piramidale si basa su alcuni presupposti:

- la promozione del prodotto, che consiste nella promessa di ottenere uno sconto;
- lo sconto viene effettuato solo se altri soggetti entrano a far parte del sistema;
- le entrate, che compensano lo sconto, non derivano da un'attività economica, ma dall'ingresso di altri soggetti il cui versamento di denaro si configura come contributo finanziario.

In definitiva non viene assicurato a tutti i partecipanti al sistema lo stesso beneficio economico.

In linea generale, invece, la normativa vigente (Codice del consumo) prevede per gli acquisti su internet l'esercizio del diritto di recesso. Tale diritto può essere esercitato qualora l'acquirente sia stato adeguatamente informato al riguardo), 14 giorni lavorativi dal ricevimento della merce, se si tratta di beni, o dalla conclusione del contratto, qualora questo ha ad oggetto la fornitura di servizi. Il recesso potrà essere esercitato dal consumatore senza dover fornire alcuna motivazione e senza dover sostenere alcun costo.

Invece, in caso di omissioni di informazioni sul diritto di recedere, tali termini divengono notevolmente più lunghi.

Il venditore, a sua volta, ha l'obbligo di restituire il prezzo pagato entro il termine massimo di 14 giorni dall'esercizio del recesso.

Tornando al suo caso , quindi, una volta accertato che si tratti di vendita col sistema piramidale, potrà chiedere la restituzione del prezzo scontato già corrisposto, senza dover procedere preventivamente al pagamento del prezzo pieno; qualora non si tratti di vendita a schema piramidale potrà recedere secondo i termini previsti dal Codice del Consumo, visti sopra.

Qualora necessiti di ulteriori chiarimenti non esiti a contattarci saremo lieti di risolvere ogni suo ulteriore dubbio.

 

 

 

 

 

 


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