Reddito di emergenza: nuove domande dal 10 al 30 novembre

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Reddito di emergenza

E’ ancora possibile fare domanda per il REM (Reddito di emergenza) 2020. Questa è l’ultima grande novità  introdotta con il Decreto Ristori, approvato il 27 ottobre dal Governo. Oltre ai contributi a fondo perduto, il provvedimento tocca anche le famiglie in stato di difficoltà: per loro è prevista l’aggiunta di altre 2 mensilità di Reddito di emergenza: a novembre 2020 e dicembre 2020.

Ora è possibile presentare la richiesta per il Reddito di Emergenza previsto dal recente decreto legge 28 ottobre 2020, n. 137 (cd "Decreto Ristori"). Si potrà quindi accedere a due ulteriori mensilità, per novembre e dicembre 2020.

In quest’ultimo caso, la domanda deve essere presentata dal 10 al 30 novembre 2020 tramite il modello predisposto dall’INPS.

 

Reddito di emergenza: quando è stato introdotto

Il REM 2020 è nato con il Decreto Rilancio, emandato dal governo per aiutare i cittadini e le famiglie colpite dalle restrizioni e dal lockdown anti-covid.

 

Il Decreto Rilancio ne ha confermato l’effettiva approvazione con l’articolo 82 del provvedimento ne ha dettato le regole. Dal 22 maggio l’Inps ha poi dato il via alla procedura di domanda online.  La misura è stata estesa con il Decreto Agosto (Decreto legge n. 104/2020), che ha ampliato l’arco temporale in cui chiedere l’agevolazione, introducendo un’ulteriore quota mensile (terza tranche), da richiedere all’INPS entro il 15 ottobre 2020.

 

Sembrava finita qui, e invece Il 24 ottobre il governo ha varato un discusso Dpcm con nuove misure restrittive, divieti e chiusure, per arginare la seconda ondata di contagi Covid. Accanto al nuovo Dpcm 24 ottobre è però stato inserito il Decreto Ristori 2020 con nuovi aiuti per imprese, attività commerciali e famiglie. Proprio in questo provvedimento è stato inserito l’articolo 14: il rinnovo del Reddito di emergenza, aggiungedo altre 2 mensilità: novembre 2020 e dicembre 2020.

 

Cos’è questo reddito di emergenza? Chi ne ha diritto? Di che cifra si tratta?

 

Ma a chi spetta questo aiuto statale, quali sono gli importi spettanti, come richiederlo, e le novità nel Decreto Ristori 2020, con l’aggiunta di altre 2 mensilità.

 

Reddito di emergenza 2020: in cosa consiste ?

Si tratta di un vero e proprio reddito, destinato a chi non ha al momento alcuna forma di sostegno sociale: cittadini e famiglie in stato di bisogno e senza alcun sostegno.

 

Un reddito aggiuntivo, che si affianca al Reddito di cittadinanza già in essere. Alle famiglie in difficoltà è quindi riconosciuto un sostegno al reddito straordinario, denominato Reddito di emergenza (Rem 2020). Il beneficio è erogato in due quote di pari importo così come specificato all’articolo 82 del Decreto Rilancio

 

Reddito di emergenza 2020: a chi spetta?

Il Reddito di emergenza 2020 spetta a tutti i lavoratori che non sono coperti dagli ammortizzatori sociali e dagli attuali bonus previsti per far fronte all’emergenza Coronavirus.

 

Ci sono molte situazioni di difficoltà economica e cittadini che sono rimasti fuori dagli aiuti concessi dal Governo durante Covid-19, e che generalmente possono essere considerati senza reddito. A loro spetta il nuovo Reddito di emergenza.

I beneficiari sono:

  • lavoratori precari,
  • lavoratori a chiamata, ad esempio quelli impiegati nel lavori veloci o fast job
  • lavoratori irregolari
  • disoccupati con Naspi e Dis-coll scadute
  • lavoratori intermittenti

Le ulteriori mensilità introdotte con il Decreto Ristori andranno a favore dei nuclei familiari già beneficiari del REM a settembre e a chi possiede i requisiti di reddito.

 

Reddito di emergenza 2020: requisiti

Questa nuova forma di sostegno al reddito viene riconosciuta ai nuclei familiari che, dimostrano di possedere questi requisiti fondamentali:

 

  • residenza in Italia del richiedente al momento della domanda;
  • un Isee fino a 15 mila euro
  • importo del reddito familiare, riferito al mese di settembre 2020, inferiore all’ammontare mensile del beneficio spettante (da €400 a €800)
  • patrimonio mobiliare familiare nell’anno 2019 inferiore a 10 mila euro, accresciuta di 5 mila euro per ogni componente successivo al primo e fino ad un massimo di 20 mila euro. Il predetto massimale è incrementato di 5 mila euro in caso di presenza nel nucleo familiare di un componente in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza.

 

Reddito di emergenza 2020: a chi non spetta

Non tutti hanno diritto al Rem 2020. Questa misura non è cumulabile con alcune forme di sostegno o comunque non si può chiedere se ci si trova in determinate condizioni di esclusione. Non si ha diritto al beneficio economico se ci si trova in queste situazioni:

  • se anche uno dei componenti della famiglia ha beneficiato di una delle indennità previste dal decreto Cura Italia,
  • sono esclusi dal Rem anche i pensionati, ad eccezione dei titolari di assegno ordinario di invalidità;
  • beneficiati di Reddito o pensione di Cittadinanza;
  • esclusi anche i detenuti o le persone ricoverate in strutture di lunga degenza a totale carico statale;
  • lavoratori dipendenti con una retribuzione lorda superiore alla soglia massima di reddito familiare, individuata in relazione alla composizione del nucleo;

 

Reddito di emergenza 2020: quanto spetta

L’importo totale del Reddito di emergenza viene calcolato in base al numero dei componenti del nucleo richiedente, corrisposti in 2 quote di identico importo: dai 400 euro agli 800 euro per quota e per nucleo. La cifra è leggermente aumentata se nella famiglia è presente un componente disabile grave o non autosufficiente.

Funziona così: il valore di base del Reddito d’emergenza è 400 euro. Questo importo deveessere moltiplicato per il parametro della scala di equivalenza dell’Isee, che assegna un valore a ogni composizione del nucleo familiare. In ogni caso non può superare il valore massimo di 800 euro a nucleo.

Se c’è un componente in condizioni di disabilità grave si può arrivare a un massimo della scala di equivalenza di 2,1: cioè 840 euro totali.

 

Reddito di emergenza 2020: cosa cambia con il Decreto Ristori

Il Decreto Ristori porta con sè una importante novità: il Reddito di emergenza sarà rinnovato di altre 2 mensilità, per i nuclei familiari già beneficiari del Rem a settembre e per chi possiede i requisiti di reddito.

Il testo del Decreto prevede che: ” Ai nuclei familiari gia’ beneficiari della quota del Reddito di emergenza (…) e’ riconosciuta la medesima quota anche per il mese di novembre 2020, nonche’ per il mese di dicembre 2020.

Il Rem è altresì riconosciuto, per una singola quota pari all’ammontare di cui all’articolo 82, comma 5, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, relative alle mensilita’ di novembre e dicembre 2020, ai nuclei familiari in possesso cumulativamente dei requisiti”.

 

Reddito di emergenza 2020: quando fare domanda

Chi crede di averne diritto, può ancora ottenere il Reddito di emergenza.

Il Decreto Ristori 2020 ha esteso l’arco temporale per poter beneficiare di questo sussidio, introducendo ulteriori 2 mesi di Reddito di emergenza. Sarà quindi ancora possibile ottenerlo, per chi ne ha i requisiti.

Come stabilito nel testo Ristori “La domanda per la quota di Rem è presentata all’Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS) tramite modello di domanda predisposto dal medesimo Istituto e presentato secondo le modalità stabilite dallo stesso. Si può fare domanda entro il 30 novembre.

Anzi, come specificato da Inps sul portale web, dal 10 al 30 novembre 2020 è possibile presentare la domanda di REm. Domande aperte quindi martedì 10 novembre.

 

Reddito di emergenza 2020: come fare domanda

L’Inps ha specificato che la domanda per ottenere il reddito di emergenza potrà essere effettuata solo online, in modalità telematica tramite il sito Inps. Ovviamente, come per tutte le altre prestazioni, anche in questo caso sarà possibile farsi aiutare dai patronati nella procedura di richiesta.

La nuova domanda può essere presentata da uno dei componenti del nucleo familiare individuato come il richiedente il beneficio attraverso i seguenti canali:

  • sito internet dell’Inps (www.inps.it), autenticandosi con PIN, SPID, Carta
  • Nazionale dei Servizi e Carta di Identità Elettronica;
  • enti di patronato;
  • centri di Assistenza fiscale.

Per richiedere la tranche di novembre e dicembre si può accedere al form online predisposto dall’ente ⇒chiedi a questo link


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