Coronavirus, le misure per il lavoro del Decreto “Cura Italia”

Lavoro

Decreto Cura Italia: le misure sul lavoro

Fondi per la cassa integrazione ordinaria e in deroga, congedi e voucher baby sitter, indennità per autonomi, professionisti e collaboratori 


Trattamento di integrazione salariale in deroga, Fondo di Integrazione Salariale (FIS), congedi parentali, voucher baby sitter, rimodulazione dei permessi per la Legge 104, tutela dei liberi professionisti, tutela dei lavoratori autonomi, Fondo per il reddito destinato ai professionisti iscritti alle Casse, misure per le imprese che hanno un fatturato inferiore a 2 milioni di euro: queste le principali misure previste dal Decreto “Cura Italia” per il sostegno dei lavoratori e del mondo del lavoro.

scarica DECRETO-LEGGE 17 marzo 2020, n. 18.

Sommario

  • 5 miliardi di euro ai lavoratori dipendenti
  • 2 miliardi per congedi e voucher baby sitter
  • 3 miliardi per autonomi, professionisti, collaboratori
  • 300 milioni per ulteriori misure
  • Lavoro agile
  • Bonus di 100,00 euro
  • Misure per le imprese in tema di lavoro

 

Decreto “Cura Italia”: 5 miliardi di euro ai lavoratori dipendenti

Cassa Integrazione ordinaria e FIS: per i capitoli CIG Ordinaria e FIS lo stanziamento globale ammonta a circa 1,4 miliardi. In merito alla Cassa ordinaria:

  • viene istituita una causale unica dedicata “Covid-19”, attivabile attraverso una procedura semplificata (informazione e consultazione pure in via telematica in massimo 3 giorni),
  • nessun limite di accesso (anche chi è stato assunto da meno di 90 giorni potrà accedervi),
  • non sarà conteggiata ai fini del computo totale.
  • Per quanto riguarda il FIS, ferma restando la possibilità di ricorrere alla causale Covid-19, l'assegno ordinario spetterà anche alle piccole imprese oggi escluse (cioè quelle comprese fra 5 e 15 dipendenti).

Cassa Integrazione Straordinaria e FIS di solidarietà: per i lavoratori già beneficiari di questi strumenti di sostegno al reddito, si può sospenderne momentaneamente l'erogazione al fine di accedere alla CIG ordinaria ovvero all'assegno ordinario del FIS con causale “Covid-19”.
Cassa Integrazione in deroga: tale misura:
- durerà 9 settimane;
- conta l’assegnazione di 3,3 miliardi per tutelare quei lavoratori (agricoli, pesca, terzo settore, e via dicendo) che non hanno accesso ad ulteriori ammortizzatori sociali.

2 miliardi per congedi e voucher baby sitter

Congedi parentali: sono concessi 15 giorni di congedo parentale in favore dei lavoratori che hanno figli di età fino a 12 anni :
- del settore pubblico,
- dipendenti,
- autonomi

Inoltre:
- col congedo è riconosciuta un'indennità pari al 50% della retribuzione,
- per i genitori di figli con disabilità grave non vale il limite d'età per impiegare il congedo,
- chi ha figli di età compresa fra 12 e 16 anni può usufruire di un congedo non retribuito,
- può avere accesso al congedo parentale un nucleo all'interno del quale non vi sia un altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito.
Voucher baby-sitter: è una misura alternativa ai congedi parentali che prevede la corresponsione di un bonus per l'acquisto di servizi di baby sitting fino a un massimo di 600 euro, in favore di:
- lavoratori dipendenti,
- autonomi,
- professionisti.
Voucher baby-sitter speciali: un voucher di 1.000 euro è previsto per operatori che lavorano in prima linea nell’emergenza:
- forze di polizia,
- medici,
- infermieri,
- operatori socio-sanitari.
Estensione permesso Legge 104: sono aumentati gli attuali 3 giorni di permesso mensile retribuito previsto per l'assistenza dei familiari disabili gravi, con altri 12 giorni da impiegare nei mesi di marzo e aprile per:
- genitori di figli con disabilità grave,
- parenti e affini entro il 3° grado di persone con disabilità grave,
- lavoratori con disabilità grave.
A ciò si aggiunga che, per i dipendenti pubblici e privati, è prevista la possibilità di assentarsi dal lavoro fino al 30 aprile 2020, e tale assenza dal servizio verrà equiparata al ricovero ospedaliero, in ipotesi di:
- disabili gravi,
- immunodepressi,
-lavoratori con patologie oncologiche o chi sta svolgendo terapie salvavita
Quarantena: viene equiparata al ricovero ospedaliero anche nel settore privato, per quanto riguarda il trattamento economico, e non sarà computabile ai fini del periodo di comporto. Per tale misura le risorse a disposizione ammontano a 130 milioni di euro.

Fermo ai licenziamenti: a decorrere dal 23 febbraio e per 60 giorni, vengono sospese le procedure di licenziamento collettivo già pendenti e, nello stesso periodo, non è possibile intimare:
nuovi licenziamenti collettivi,
licenziamenti per giustificato motivo oggettivo.

Decreto “Cura Italia”: 3 miliardi per autonomi, professionisti, collaboratori

Professionisti e autonomi iscritti alla gestione separata e co.co.co., artigiani e commercianti (autonomi), lavoratori stagionali del turismo e del settore agricolo, lavoratori dello spettacolo: ai liberi professionisti titolari di partita iva attiva alla data del 23 febbraio 2020 e ai lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa attivi a tale data, iscritti alla Gestione separata, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, viene riconosciuta un’indennità per il mese di marzo pari a 600,00 euro. Tali categorie contano oltre 4.854.000 unità di lavoratori.

Decreto “Cura Italia”: 300 milioni per ulteriori misure

“Fondo per il reddito di ultima istanza” a favore dei lavoratori dipendenti e autonomi danneggiati dall’emergenza: istituito un Fondo da 300 milioni dedicato ai lavoratori non coperti dalle sopra elencate misure, quali ad esempio:
gli iscritti alle Casse Professionali (avvocati, architetti, psicologi, ecc.),
i lavoratori domestici,
i lavoratori occasionali (come i riders).

Lavoro agile

Fino al 30 aprile 2020, i lavoratori dipendenti disabili (art. 3, c. 3, L. n. 104/1992) o che abbiano nel proprio nucleo familiare una persona con disabilità (art. 3, c. 3, L. n. 104/1992), hanno diritto a svolgere la prestazione di lavoro in modalità agile (art. da 18 a 23, L. n. 81/2017), a condizione che tale modalità sia compatibile con le caratteristiche della prestazione.
Ai lavoratori del settore privato affetti da gravi e comprovate patologie con ridotta capacità lavorativa è riconosciuta la priorità nell’accoglimento delle istanze di svolgimento delle prestazioni lavorative in modalità agile.

Bonus di 100,00 euro

Ai lavoratori dipendenti pubblici e privati, con reddito complessivo non superiore a 40.000 euro, i quali, nel corso del periodo di emergenza sanitaria hanno continuato e continuino a prestare servizio nella sede di lavoro nel mese di marzo 2020, è attribuito un premio di 100 euro, in via automatica, dal datore di lavoro, che lo eroga, se possibile, tramite la retribuzione relativa al mese di aprile.

Misure per le imprese in tema di lavoro

Versamenti previdenziali e assistenziali: per le imprese che hanno un fatturato inferiore a 2 milioni di euro, vengono sospesi, su tutto il territorio nazionale, fino al 31 marzo, i versamenti INPS e INAIL. Per imprese quali associazioni sportive, bar e similari, la sospensione durerà fino al 30 aprile.
Sanificazione ambienti di lavoro. Per incentivare la sanificazione degli ambienti di lavoro, come misura di contenimento del contagio, ai soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione è riconosciuto, per il periodo d'imposta 2020, un credito d'imposta nella misura del 50% delle spese di sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro fino ad un massimo di 20.000 euro. Detto credito d'imposta viene riconosciuto fino a concorrenza dell'importo massimo di 50 milioni di euro per l'anno 2020.


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