Contributo a fondo perduto: dal 15 giugno via alle istanze

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Come ottenere il contributo da mille o 2mila euro

 

«L’Agenzia delle entrate ha predisposto tutti i provvedimenti attuativi, e da lunedì sarà operativo, il modulo per avere il il contributo a fondo perduto, con poche righe da compilare». Lo ha annunciato il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri.

 

Istanza solo telematica attraverso Entratel o il portale «Fatture e corrispettivi». Ci sarà tempo fino al 13 di agosto e fino al 24 per gli eredi che continuano l’attività

⇒Istanza_fondo_perduto_modello-def

L'Agenzia delle Entrate con il Provvedimento del 10 giugno 2020 definisce  modalità e i termini di presentazione dell’istanza per il riconoscimento del contributo a fondo perduto previsto dall’articolo 25 del Decreto "Rilancio" (decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34). Il contributo a fondo perduto consiste in una somma di denaro della quale può usufruire una vasta platea di beneficiari, senza alcun obbligo di restituzione, corrisposta a seguito della presentazione, in via telematica, di un'apposita istanza.

 

A chi spetta?

In particolare, il contributo spetta ai titolari di partita Iva, che esercitano attività d’impresa e di lavoro autonomo o che sono titolari di reddito agrario, ed è commisurato alla diminuzione di fatturato subita a causa dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.

 

Come si calcola?

Alla differenza fra il fatturato e i corrispettivi del mese di aprile 2020 e il valore corrispondente del mese di aprile 2019 si applica una specifica percentuale in relazione all’ammontare di ricavi e compensi:
 20% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 non superano la soglia di 400mila euro;
 15% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 non superano la soglia di 1 milione di euro;
 10% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 non superano la soglia di 5 milioni di euro.

In ogni caso il contributo non può essere inferiore a mille euro per le persone fisiche e a 2mila euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche.

In particolare, il contributo spetta ai titolari di partita Iva, che esercitano attività d’impresa e di lavoro autonomo o che sono titolari di reddito agrario, ed è commisurato alla diminuzione di fatturato subita a causa dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.

 

Requisiti

Sono due i requisiti, come ricorda anche la ⇒Guida predisposta dalle Entrate, per accedere al contributo

 Ricavi o compensi 2019. I ricavi o compensi 2019 non devono essere superiori a 5 milioni di euro.

 Il calo di fatturato e corrispettivi. L’importo del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 deve essere inferiore ai due terzi di quello del mese di aprile 2019.

 

Il contributo è escluso da tassazione

- sia per quanto riguarda le imposte sui redditi sia per l’Irap

- e non incide sul calcolo del rapporto per la deducibilità delle spese e degli altri componenti negativi di reddito, compresi gli interessi passivi.

Con lo stesso provvedimento sono stati approvati il modello e le istruzioni per la compilazione.

Inoltre l'Agenzia delle Entrate ha predisposto una⇒ Guida, che illustra le condizioni per usufruire del contributo e le modalità di predisposizione e di trasmissione dell’istanza, ed un “vademecum” che riassume in modo sintetico, sotto forma di schede, tutti i dettagli della misura.

Il modello per la richiesta del contributo potrà essere predisposto e inviato dal 15 giugno e fino al 24 agosto 2020, anche avvalendosi di un intermediario, tramite il canale telematico Entratel oppure mediante un’apposita procedura web che l’Agenzia delle Entrate attiverà all’interno del portale “Fatture e Corrispettivi” del proprio sito internet.

L’agenzia delle Entrate dà il via dunque alla corsa per le domande al fondo previsto dal decreto Rilancio, con un minimo di 1.000 euro per le persone fisiche e 2mila euro per le società.


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