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News/Colpa medica. Quando è risarcibile il cd “danno da perdita di chance”.

La chance si identifica con l’incertezza del risultato, in cui il danno coincide con la perdita del risultato stesso. Il pregiudizio incide su una situazione soggettiva rilevante, come il diritto alla salute, inoltre, per essere tale, deve trattarsi di una lesione apprezzabile, seria e consistente; in quanto non si tratta di un danno in re ipsa.

TARI per i non residenti. Obbligo di riduzione dell’importo del tributo

Nonostante il legislatore nazionale abbia accordato ai Comuni una certa discrezionalità in ordine alla regolamentazione del tributo Tari e qualificato come facoltative talune tipologie di “riduzioni” della relativa misura, obbligatoria e non facoltativa si rivela la riduzione d’importo per un utilizzo saltuario/stagionale della seconda casa, rispetto all’importo annuale dovuto dai residenti stabili, giacché risulta conseguente all’applicazione del principio di proporzionalità del tributo (non solo ma anche) alla “quantità e qualità dei rifiuti” prodotti e alla minor fruizione da parte del contribuente stagionale del servizio di raccolta (con conseguente minor aggravio di costo per il Comune).

News/Errore medico invalidante: vanno risarciti anche i familiari della vittima?

Ha evidenziato la Cassazione che anche un’invalidità parzialmente invalidante può comportare la necessità di un impegno di assistenza a carico degli stretti congiunti e, dunque, un peggioramento delle abitudini di vita di chi la presti.
La circostanza che il familiare di una persona lesa dall’altrui condotta illecita può subire uno stato di sofferenza soggettiva ed un cambiamento peggiorativo delle abitudini di vita, costituiscono dei pregiudizi che devono essere risarciti, ove presentino caratteri della serietà del danno e della gravità della lesione; non è motivo di esclusione del pregiudizio la circostanza che l’invalidità del congiunto non sia totale o che l’assistenza possa essere stata suddivisa fra più congiunti.

News/Pensione di reversibilità al figlio maggiorenne: fondamentale il requisito dell’inabilità lavorativa

L’accertamento del requisito della inabilità, richiesto per il riconoscimento del diritto alla pensione di reversibilità ai figli superstiti del lavoratore o del pensionato deve essere effettuato avendo riguardo al possibile impiego delle energie lavorative residue in relazione al tipo di infermità, così da verificare la permanenza di una capacità dello stesso di svolgere attività tali da procurare una fonte di reddito non simbolico.

News/Responsabilità medica: lo specializzando risponde per le attività compiute?

Il medico specializzando non è presente in struttura per la sola formazione professionale, né la sua è una mera presenza passiva; si tratta pur sempre di un laureato in medicina e chirurgia, dotato di un’autonomia che, seppur vincolata al rispetto delle direttive impartite dal tutore, lo espone a responsabilità per gli atti compiuti.

News/Morte del paziente: risarcimento anche se medico è prosciolto?

La Suprema Corte rigetta il ricorso del medico e conferma la sentenza gravata, secondo cui la morte della vittima è stata causata da un errore diagnostico, che ha indotto il sanitario a non attenersi alle linee guida applicabili nel caso di paziente sospettato di avere una patologia cardiaca. Tale decisione è stata assunta sulla base della prova che il sanitario non avesse effettuato un esame obiettivo, come risultava dalla cartella clinica. L’applicazione della regola della preponderanza dell’evidenza (ossia del “più probabile che non”), in assenza di ogni altra causa possibile del decesso, ha correttamente portato il giudice del rinvio ad affermare che se il paziente fosse stato ricoverato in osservazione, il medico sarebbe giunto alla giusta diagnosi e avrebbe potuto, seppur senza certezza, salvare il malato. Dal punto di vista giuridico, le argomentazioni del ricorrente sono rigettate.

News/Cookies, per il consenso basta una casella di spunta preselezionata?

il consenso all’archiviazione di informazioni o all’accesso a informazioni, attraverso cookies installati nell’apparecchiatura terminale dell’utente di un sito Internet, non è validamente espresso quando l’autorizzazione risulta da una casella di spunta preselezionata, e ciò indipendentemente dal fatto che le informazioni di cui trattasi costituiscano o meno dati a carattere personale. La Corte ha inoltre precisato che il fornitore di servizi deve comunicare all’utente di un sito Internet il periodo di attività dei cookie, nonché la possibilità o meno per i terzi di avere accesso a tali cookie.

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